Flexliving e Co-living: nel prossimo futuro queste saranno le nuove tendenze dell’abitare

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Cambiano le esigenze, e con esse cambia il modo di abitare: con il lavoro da remoto in aumento e una mobilità internazionale senza precedenti, le persone avranno bisogno sempre più di soluzioni abitative flessibili. Il classico contratto di affitto 4+4 andrà via via diminuendo per far spazio a soluzioni che si adattano allo stile di vita del futuro, meno statico e sempre in divenire. È qui che entrano in gioco co-living e flexliving.

Co-living: vivere insieme, vivere easy

Il co-living, ovvero la condivisione di un appartamento, è una soluzione che finora in Italia colleghiamo perlopiù alla fase della vita degli studi universitari, ma nel resto d’Europa è scelta da persone e lavoratori di ogni età. Nel co-living ogni residente ha la propria stanza privata (spesso con bagno), e condivide con gli altri inquilini una serie di spazi comuni attrezzati: cucine, soggiorni, zone coworking, lavanderie e aree relax. È una forma abitativa pensata e progettata per offrire una combinazione tra privacy e vita comunitaria ed è una soluzione molto amata da giovani e studenti, lavoratori in trasferta, famiglie alternative e in generale da coloro che desiderano un ambiente sociale con servizi inclusi come internet, pulizie e manutenzioni.

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Flexliving: abitare in libertà, senza vincoli

Il Flexliving porta il concetto di flessibilità a un altro livello: si tratta di soluzioni abitative temporanee ma complete, perfette per chi si sposta spesso per lavoro o studio. Parliamo di mini appartamenti già arredati, dotati di cucina e bagno privato, situati all’interno di complessi residenziali dove sono presenti anche spazi condivisi, a disposizione degli inquilini. Il Flexliving è l’opzione perfetta per chi ha bisogno di una casa “chiavi in mano” per qualche mese, da chi lavora in smart working da città diverse e da chi in generale vuole evitare contratti lunghi.

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Co-Living e Flexliving: cosa dicono i dati?

Per entrambi i modelli citati, il trend è in forte crescita in tutta Europa e anche in Italia sta prendendo sempre più piede, in particolare nelle grandi città e in quelle con una forte attrattiva turistica. 

Volendo citare un esempio In Italia, il Cohabs Dateo a Milano è un intero stabile convertito in co-living, con stanze private e spazi comuni come giardino, cucina condivisa, sala TV, lavanderia e persino una mini palestra. Il canone include tutte le utenze e servizi come Netflix, eventi sociali e cleaning service.

Nelle grandi città europee, invece, il modello Zoku porta un perfetto esempio di flexliving moderno: loft compatti e funzionali, disegnati per vivere e lavorare, all’interno di residenze con ristoranti, bar, sale riunioni ed eventi. Una vera esperienza abitativa temporanea “all-in-one”.

Flexliving e co-living non rappresentano solo nuove soluzioni per chi cerca casa, ma anche interessanti opportunità di investimento e una fonte di reddito alternativa ai classici affitti residenziali, con nuovi vantaggi per gli investitori grazie a una maggiore redditività dovuta alla rotazione degli ospiti, a una gestione semplificata grazie ai servizi digitali e alla riduzione del rischio di morosità e di problemi legati tradizionalmente ai lunghi contratti di affitto.

Che tu sia un investitore, un giovane alla ricerca della tua prima casa, o un professionista in continuo movimento, il co-living e il flexliving rappresentano una risposta concreta e moderna alle nuove esigenze abitative del futuro.

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