Quali sono i costi da affrontare per chi decide di vendere casa

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Acquistare una casa è costoso, si sa, ma in pochi parlano dei costi che anche i venditori possono dover sostenere. I costi di vendita di una casa possono includere, oltre le commissioni di agenzia nel caso in cui ci si rivolga a un’ agenzia immobiliare, quelli di home staging, ma soprattutto a pesare di più potrebbero essere spese notarili, eventuali tasse e/o spese per assumere un avvocato.

Scopriamo insieme cosa è possibile aspettarsi in relazione ai costi di vendita di una casa.

Innanzitutto vi sono dei costi che si riferiscono alla relazione tecnica di compravendita che serve ad accertare la conformità urbanistica, la regolarità catastale e l’agibilità dell’immobile.

In aggiunta a queste, un’altra spesa preliminare può essere legata alla produzione di quei documenti obbligatori da presentare nell’atto di compravendita e che sono indispensabili per rendere l’immobile adatto alla vendita: un esempio è il costo dell’attestato di prestazione energetica, che deve essere realizzato da un’azienda specializzata la quale effettua un sopralluogo e solo successivamente consegna il report previo compenso.

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Quando si parla di costi di vendita di una casa sorge poi l’atavico dubbio sulle spese notarili, che spettano però all’acquirente salvo alcune eccezioni: 

  • laddove il venditore è un privato, questi deve sostenere una spesa di 50 € per l’imposta catastale e per l’imposta ipotecaria, mentre l’imposta di registro è in misura proporzionale del 9% del valore catastale dell’immobile, con un valore minimo di 1000 €;
  • laddove il venditore è un’impresa, e la cessione è soggetta a Iva, dovrà sostenere una spesa di  200 € per l’imposta di registro, catastale ed ipotecaria, con Iva al 10% o al 22% per abitazioni di lusso.

Va però specificato che la normativa consente alle due parti di inserire una clausola  nel contratto che pattuisce la spartizione equa delle spese tra acquirente e venditore.

E se invece la casa da vendere è una casa ereditata?

I costi variano se si parla di vendere una casa ereditata, perché in questo caso bisogna pagare le imposte sull’eredità, il cui totale viene calcolato nella dichiarazione di successione ed è pari ad una percentuale che varia tra il 4 e l’8%, in base al grado di parentela con il defunto. 

Prima ancora della presentazione della dichiarazione di successione è necessario versare l’imposta catastale, rappresentata dall’1% del valore dell’immobile, e l’imposta ipotecaria del 2%, con un importo fisso di 200 €

Anche nel caso in cui si tratti di una casa data in donazione, è necessario sostenere i medesimi costi, a cui si potrebbe aggiungere la polizza assicurativa per rendere la donazione sicura, con l’obiettivo di tutelare gli acquirenti di immobili.

E poi ci sono le tasse. Già, ma quali tasse deve pagare chi vende una casa? Bisogna considerare il pagamento di una tassazione ordinaria Irpef, che può variare dal 23% al 43% in base al reddito, o valutare l’imposta sostitutiva al 26%, incassata dal Notaio. 

Inoltre, il venditore perde le agevolazioni ottenute e pertanto è previsto il versamento delle imposte non pagate al primo rogito, inclusi gli interessi.

Tuttavia vi sono dei casi in cui il venditore è esente dalle imposte se sussiste una di queste condizioni:

  • l’immobile è stato acquistato da più di 5 anni;
  • la casa in vendita è l’abitazione principale (prima casa);
  • la casa è stata acquisita per successione ereditaria;